Il fondo di garanzia delle PMI nel Decreto ‘Sostegni-bis’
Liquidità alle imprese: si allungano i tempi ma scende la copertura dei fondi
Prorogate sino al 31 dicembre 2021 le misure per il sostegno alla liquidità delle imprese. Sulle nuove operazioni la garanzia scende all’80% e la durata massima dei finanziamenti è fissata in 8 anni. Per le operazioni già ammesse al Fondo potrà essere richiesto il prolungamento fino a 8 anni con la conferma della copertura originaria.
Per fronteggiare le conseguenze economiche del Covid-19 il Decreto Sostegni-bis ha ulteriormente modificato il funzionamento del Fondo di garanzia per le PMI: le modifiche sono state autorizzate dalla Commissione Europea, con comunicazione C(2021) 4930 del 29 giugno 2021 e sono state illustrate dal Mediocredito Centrale con la circolare n. 6 del 30 giugno 2021.
Garanzie estese fino al 31 dicembre 2021
La Commissione Europea, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 13 del decreto Sostegni bis, ha innanzitutto autorizzato la proroga fino al 31 dicembre 2021 della durata:
– della disciplina speciale del Fondo di Garanzia;
– di Garanzia Italia
Fondo Garanzia per le PMI (articoli 12, 13 e 15)
La misura prevede quanto segue:
- la proroga, fino al 31 dicembre 2021, delle misure di intervento del Fondo di Garanzia per le PMI previste dall’articolo 13 del DL Liquidità;
- l’allungamento, da 6 a 8 anni, dei tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti.
- per le nuove operazioni oltre i 30.000 euro, la percentuale di copertura della garanzia del Fondo viene ridotta dal 90% all’80%, mentre per l’allungamento della durata dei finanziamenti già garantiti in essere, non si prevede alcuna riduzione delle coperture;
- per i finanziamenti di importo fino a 30.000 euro garantiti al 100% è previsto un abbassamento, a partire dal 1 luglio 2021, della percentuale di copertura al 90%. Inoltre, sempre da luglio 2021, viene eliminato il tetto al tasso d’interesse;
- viene eliminata la possibilità, per le midcap(1), ossia le imprese con un numero di dipendenti tra 250 e 499, di accedere alla garanzia gratuita del Fondo di garanzia per le PMI. Le midcap quindi potranno accedere solo alla garanzia di SACE.
- è stata inserita nuovamente la possibilità per enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, di presentare richieste di garanzia al Fondo per i finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro;
Garanzie SACE (articolo 13)
Il Decreto prevede quanto segue:
- la proroga della misura Garanzia Italia di SACE al 31 dicembre 2021;
- la possibilità di allungare, da 6 a 8 anni, i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti. Per i finanziamenti già garantiti è possibile richiedere un’estensione della durata fino a un massimo di 8 anni o la sostituzione con nuovi finanziamenti aventi durata fino a 8 anni;
- per i prestiti obbligazionari viene ridotta dal 30 al 15% la quota intrasferibile per i sottoscrittori originari qualora la classe di rating dell’impresa beneficiaria sia inferiore a BBB.
- ammesse le imprese “diverse dalle PMI” con un numero di dipendenti non superiore a 499. La garanzia è concessa a titolo gratuito e a condizioni di particolare favore.
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EUREKA! 2021
La Camera di Commercio di Foggia ospiterà la seconda edizione di Eureka, due giorni dedicata alla progettazione europea.
Un evento che mira a sensibilizzare gli imprenditori sulle opportunità offerte dai bandi europei e che intende contribuire a formare una classe di progettisti che, attraverso i corsi dell’Università di Foggia, costruisca un sapere e delle competenze da mettere a disposizione delle aziende e degli Enti pubblici.
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Con l’inizio del nuovo anno, le imprese italiane che vendono all’estero, possono contare su due nuovi servizi SIMEST gestiti per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per offrire ai clienti esteri condizioni di pagamento dilazionato a medio/lungo termine ad un tasso di interesse fisso agevolato.
Prosegue infatti anche nel 2021, l’impegno della società del gruppo Cassa depositi e Prestiti che punta a sostenere l’internazionalizzare delle imprese italiane e renderle più competitive sui mercati esteri introducendo due nuovi strumenti che fanno capo alla famiglia di agevolazioni “Contributo export”:
- Contributo su Leasing all’Esportazione
- Contributo su Lettere di Credito Export
Il contributo su Leasing all’Esportazione è un’agevolazione a fondo perduto in conto interessi dedicata alle imprese italiane che concedono in leasing a medio lungo termine beni strumentali e relativi servizi.
BENEFICIARI: Il contributo può essere concesso anche alle società di leasing italiane che acquistano beni e servizi da produttori italiani per concederli in leasing a controparti estere; s
Il “Contributo su Lettere di Credito Export” si rivolge alle imprese italiane che richiedono il pagamento delle proprie commesse estere tramite una lettera di credito emessa da una banca estera e finanziata a medio lungo termine da una banca italiana confermante.
FINALITA’: anche in questo caso l’effetto è di rendere più competitivo il tasso d’interesse dell’operazione.
Questi due nuovi strumenti si affiancano a quelli già operativi ossia:
- Contributo Export su Credito Fornitore
- Contributo Export su Credito Acquirente
che SIMEST eroga a sostegno delle aziende italiane esportatrici di beni di investimento e servizi.
In un contesto mondiale reso complicato dalla pandemia, l’accesso a una piu’ ampia gamma di agevolazioni potrà contribuire a consolidare e migliorare il posizionamento delle imprese italiane, in particolare PMI e MidCap, nei confronti dei competitor internazionali.
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Molte le novità previste dal decreto economico in materia fiscale e del lavoro
Il provvedimento targato governo Draghi è stato approvato nella seduta di venerdi 19 marzo , per dare sostegno e aiuti alle imprese e operatori economici che hanno subito perdite in questa ulteriore fase di emergenza covid, ricalca sostanzialmente quella contenuta nel Decreto “Rilancio” per l’ottenimento del primo contributo a fondo perduto per l’anno 2020.
Sono 5 gli ambiti in cui si articolano gli interventi:
- sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
- lavoro (CIG COVID- RdC- REM) e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza (nuovi fondi per acquisto dei vaccini anti- COVID);
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori azioni settoriali.
Decreto Sostegni: Contributi a fondo perduto per professionisti e imprese
Previsti circa 3 milioni di ristori a fondo perduto per imprese e professionisti nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019. Una importante novità è che viene eliminato il riferimento ai codici ATECO che avevano caratterizzato i decreti Ristori, per cui non è prevista alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
I contributi saranno pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile registrato nel 2020 rispetto al 2019.
Sono state individuate cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:
– 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
– 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
– 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
– 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
– 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro
Per le imprese, che dovranno presentare domanda all’Agenzia delle Entrate attraverso una nuova piattaforma affidata a Sogei, ci sarà l’opzione tra il bonifico sul c/c e un credito d’imposta da usare in compensazione. Gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro. Anche le startup potranno accedere ai ristori.
Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:
- un fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci;
- l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti.
E’ inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
Lato fisco, il dl Sostegni proroga il periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021. Vengono poi cancellate le cartelle esattoriali fino a 5mila euro del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30mila euro.
Decreto sostegni: lavoro e contrasto alla povertà
Sul fronte lavoro, particolari novità riguardano due misure chiave introdotte dall’inizio dell’emergenza:
- confermata la cassa integrazione per coronavirus: attualmente è accessibile fino al 31 marzo 2021 e fino al 30 giugno solo per CIG in deroga e assegno ordinario. La durata si allunga rispettivamente fino al 30 giugno e fino al 31 dicembre 2021;
- confermato il blocco dei licenziamenti, attualmente la scadenza è sempre fissata al 31 marzo 2021. La proroga segue due tempi:
- fino al 30 giugno 2021 in maniera generalizzata;
- dal 1° luglio 2021 al 31 ottobre 2021 il divieto di procedere con i licenziamenti si lega alla fruizione della CIG Covid.
Per i lavoratori stagionali, dello spettacolo del settore turistico e termale sono previsti 900 milioni di euro in tutto che si concretizzeranno in un bonus per un totale di 2.400 euro da versare in tre rate per tre mesi (800 euro al mese).
Per i collaboratori di enti, società e associazioni sportive sono stati stanziati 350 milioni di euro come indennità commisurata ai compensi.
Decreto Sostegni: salute e sicurezza
Il testo del decreto prevede un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-Covid.
Sostegno anche al personale medico e sanitario, compreso quello militare; la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.
Decreto Sostegni: interventi settoriali
E’previsto inoltre un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate; il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo; il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate; un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
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Grazie al FinTech le PMI possono contare su nuove opportunità per risollevarsi dopo il lockdown e ottenere credito in modo agile
Con il termine inglese FinTech, (Finance e Technology) ci si riferisce alla tecnofinanza o tecnologia finanziaria, ossia a quella fornitura di servizi e prodotti finanziari erogati attraverso le più moderne tecnologie messe a disposizione dell’ICT e da internet.
Le Fintech, banche digitali, hanno fatto irruzione nel mercato italiano già da alcuni anni, sono in forte crescita e stanno rosicchiando velocemente sempre più mercato alle banche tradizionali: oggi contano un bacino di utenza che copre la quasi totalità della popolazione globale.
Vantaggi del FinTech
Grazie all’innovazione digitale che permette di gestire i processi in modo snello e da remoto assicurando il distanziamento sociale, le banche FinTech stanno rappresentando per le startup e le PMI una risorsa reale per ottenere credito velocemente e un valido supporto per il mondo produttivo nell’era post Covid.
- ⇒Semplicità
- ⇒Velocità
- ⇒Flessibilità
- ⇒Convenienza
questi i vantaggi essenziali offerti dai servizi fintech a discapito di quelli delle banche tradizionali che vengono considerate inefficienti, poco chiare o poco tempestive.
Le piattaforme FinTch, inoltre, hanno successo perché permettono la gestione agile dei piccoli prestiti che solitamente non convengono alle banche.
PMI: fiducia verso il FinTech
In Italia, il semestre caratterizzato dalla pandemia ha fatto aumentare l’attenzione sul settore fornendo alle imprese una strada alternativa per uscire dalla crisi.
Sono molti gli operatori italiani di FinTech che hanno messo a disposizione diversi servizi ad hoc per le PMI messe in crisi dal lockdown, mettendo a disposizione soluzioni di credito coperte dalla garanzia dello Stato al 90% prevista dal Decreto Rilancio.
E si direbbe con successo, come dimostrano i numeri del 3° Report sulla Finanza Alternativa per le PMI:
- l’erogatoFinTech alle PMI italiane è stato pari a 2,67 miliardi di euro (da luglio 2019 a giugno 2020);
- pari al +4% annuo;
- i finanziamenti alle imprese da parte della finanza alternativa nei primi nove mesi dell’anno sono ammontati a 1 miliardo, con un incremento di 4,5 volte rispetto al dato dello stesso periodo del 2019.
Propensione al cambiamento
In questo scenario le banche tradizionali che desiderano rimanere competitive devono avviare un processo di cambiamento nel modo di disegnare ed erogare servizi partendo dalla digitalizzazione dell’intera filiera, al fine di soddisfare al meglio i propri clienti anche attraverso la collaborazione con le FinTech : il prossimo passo sarà infatti l’integrazione tecnologica tra società FinTech e istituti finanziari . Negli ultimi mesi si sta già assistendo ad un aumento notevole delle partnership, con sempre più banche e istituzioni interessate alle società FinTech, a tutto vantaggio della qualità del servizio offerto al cliente finale.
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LE NUOVE REGOLE UE SU NPL RISCHIANO DI AVERE UN IMPATTO NEGATIVO SULL’ECONOMIA ITALIANA RENDENDO PIÙ DIFFICILE OTTENERE PRESTITI E FINANZIAMENTI.
CHIESTA UNA REVISIONE DELLA NORMATIVA E UN RINVIO DELL’ENTRATA IN VIGORE.
Si chiama “calendar provisioning” ed è la normativa della BCE (banca centrale europea) per le coperture dei crediti deteriorati (ossia quei prestiti erogati dalle banche che rischiano di non essere più restituiti, o di esserlo solo in parte, a causa delle difficoltà dei debitori) che, per effetto della pandemia, aumentano a dismisura e rischiano di mettere in crisi le banche. Sono regole nate prima della pandemia che andrebbero riviste infatti, l’introduzione, prevista per gennaio 2021, del nuovo regolamento europeo sui crediti deteriorati, rischia di avere gravi conseguenze sul tessuto economico dell’Italia delle imprese dei risparmiatori e di chi investe. Le nuove regole prevedono che la riclassificazione del credito come “scaduto” scatterà quando un debitore non ripagherà per 90 giorni un ammontare pari all’1% del finanziamento totale (in precedenza era al 5% in Italia) e di almeno 100 euro per le esposizioni al dettaglio (persone fisiche) e di 500 euro per le imprese. Entrambe le condizioni devono verificarsi perché il credito sia contabilizzato come scaduto: in questo caso è richiesto alla banca di mettere da parte più capitale, perché l’esposizione è considerata più rischiosa. E’evidente che con queste regole le banche saranno sempre più rigide nell’erogazione del credito e l’economia, invece di essere sostenuta a causa del Covid, finirà per essere definitivamente strangolata.
Si estende la platea dei cattivi pagatori
Finora le svalutazioni sono state applicate automaticamente nei bilanci bancari solo per crediti in default fino ad aprile 2019. Ampliandone lo spettro, la platea dei cosiddetti cattivi pagatori è inevitabilmente destinata ad allargarsi. Un bel problema per i privati e le Pmi” anche perché il risultato potrebbe essere devastante nel rapporto tra banche e imprese. A questo si aggiunge poi il fatto che l’impatto economico del Covid ha ancora contorni indefiniti. In assenza di interventi pubblici si stima che, a fronte di un’ipotetica riduzione del prodotto interno lordo del 10%, il numero di fallimenti potrebbe crescere fino a 14mila nel 2020 come si legge nell’ultimo rapporto annuale di Bankitalia pubblicato il 29 maggio. E’ essenziale quindi una modifica della disciplina calendar provisioning entro la fine dell’anno, quanto meno, come chiede la stessa ABI, aumentando il tempo di tre mesi e alzando le cifre irrisorie.
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Il Decreto Rilancio, emanato dal Governo per dare sostegno alle imprese , ha introdotto delle novità anche per quanto riguarda le detrazioni fiscalispettanti per le ristrutturazioni edilizie finalizzate all’efficientamento energetico (Ecobonus) e al miglioramento del livello antisismico (Sismabonus) degli edifici, elevando l’aliquota al 110% per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 . L’importante novità della normativa è la possibilità non solo di utilizzare il bonus, sotto forma di detrazione fiscale in 5 anni, ma anche di poter cedere il credito fiscale alla Banca o ottenere uno sconto dai fornitori.
ECOBONUS 110%: INTERVENTI TRAINANTI
Rientrano tra gli interventi agevolabili, da effettuare entro il 31 dicembre 2021:
- il miglioramento dell’efficienza energeticadi almeno due classi energetiche, o il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante A.P.E.;
- quelli previsti dal Sisma Bonus, anche per sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, se realizzati insieme.
- l’installazione di impianti fotovoltaici, connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati, o collettori solari (abbinati a, un impianto ibrido o geotermico), o allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente nei comuni montani;
- l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
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LA LEGGE DI BILANCIO 2021 RINVIA LA SCADENZA AL 30 GIUGNO 2021.
Potranno fare domanda entro la fine di gennaio le imprese non ammesse al rinvio del termine per il pagamento delle rate.
È l’articolo 41 della Legge di Bilancio 2021 a disporre la proroga dal 31 gennaio 2021 al 30 giugno 2021 della moratoria dei prestiti per le micro, piccole e medie imprese: un’importante misura prevista per sostenere la liquidità delle PMI e aiutarle a superare la caduta produttiva connessa con l’emergenza sanitaria (sostanzialmente prevede il congelamento delle rate sui finanziamenti concessi e le relative garanzie del Fondo PMI ).
Non servirà fare domanda per le imprese già ammesse alla moratoria poiché la proroga diventa automatica. Dovranno invece presentare apposita richiesta, entro il 31 gennaio 2021, le PMI escluse delle misure di sostegno introdotte nel corso del 2020. Al contrario, nel caso di rinuncia alla moratoria da parte dell’impresa, la volontà di riprendere i pagamenti dovrà essere manifestata al soggetto finanziatore entro il 31 gennaio 2021, data che slitta al 31 marzo 2021 per le imprese del turismo.
Per la proroga della moratoria da prestiti e finanziamenti, la Legge di Bilancio 2021 incrementa di 300 milioni di euro la dotazione della sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI.
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CONTRIBUTO STATALE SUI FINANZIAMENTI ALLE PMI IN UN’UNICA SOLUZIONE ANCHE SOPRA I 200MILA EURO.
La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico che facilita l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, che vogliono investire in macchinari 4.0, impianti produttivi hardware, software e tecnologie digitali per accrescere la competitività del sistema produttivo.
La Legge di Stabilità 2021 va a modificare il dl 69/2013, articolo2, comma 4, eliminando la parte che contiene il limite dei 200mila euro di finanziamento e prevedendo che il contributo statale venga sempre “erogato in un’unica soluzione”. Viene così potenziata una delle agevolazioni più amate dalle imprese italiane. La regola, essendo inserita in manovra, si applica dal prossimo primo gennaio.
Sono ammessi al finanziamento tutti i settori produttivi, (anche agricoltura e pesca), tranne le attività finanziarie e assicurative, e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
I beni oggetto dell’investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” o spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, nonché a software e tecnologie digitali. È necessaria l’autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito, inoltre vi deve essere correlazione tra i beni oggetto dell’agevolazione e l’attività produttiva svolta dall’impresa.
Inoltre, il 25% delle risorse stanziate dal MISE sono riservate alle micro, piccole e medie imprese che acquistano macchinati (anche in leasing) a basso impatto ambientale per migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
COME FUNZIONA E AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni prevedono la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, che aderiscono alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese a sostegno degli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui finanziamenti.
Il finanziamento, può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, e deve essere:
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