Decreto Milleproroghe: le novità per imprese e professionisti
Convertito in legge dal Parlamento contiene una serie di novità e di modifiche su concorsi, scadenze fiscali e normative e aiuti per imprese e famiglie.
In vigore dal 1° marzo 2022 la legge 25 febbrario 2022 n. 15 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”, meglio conosciuto come “Decreto Milleproroghe” visto il contenuto di tale norma che prevede appunto la proroga di scadenze o il rinvio dell’entrata in vigore di alcune disposizioni.
Le misure in sintesi:
PROROGA RISCOSSIONE
È stato approvato l’emendamento che consente di chiedere una nuova rateizzazione delle cartelle per i decadutidalla pace fiscale. La mini proroga che c’è stata non è stata utile, secondo il resoconto MEF del 17 febbraio, per il 43% dei debitori (circa 532mila sono i decaduti di rottamazione ter e saldo e stralcio). Secondo le novità del Milleproroghe, i carichi contenuti nei piani di rateizzazione decaduti potranno essere nuovamente dilazionati. La richiesta va presentata tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, fino a un massimo di 72 rate.
SOSPENSIONE RIMBORSO PRESTITI PMI
Gli aiuti alle imprese del Quadro temporaneo di aiuti di Stato (Temporary Framework-Covid) sono prorogati per altri sei mesi. Le garanzie sui prestiti alle imprese sono oggetto di proroga fino al 30 giugno 2022. Stessa scadenza per il termine per finanziamenti agevolati e contributi ai costi fissi. Inoltre, sempre nell’ambito degli aiuti alle imprese, viene prorogato per un anno il Fondo nuove competenze, creato per favorire la riconversione delle aziende più colpite dalla crisi post-Covid, a meno che non arrivino istruzioni differenti da parte del Ministro dell’Economia.
CASSA INTEGRAZIONE PER LE IMPRESE STRATEGICHE
Sono stati stanziati 42,7 milioni per prorogare la cassa integrazione nei grandi stabilimenti industriali d’interesse strategico nazionale.
BONUS EDILIZI SENZA ASSEVERAZIONI
Escluse dall’obbligo di visto di conformità e asseverazione di congruità per le spesesostenute dal12 novembre al 31 dicembre 2021 in relazione a interventi di edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro
LE ALTRE MISURE
- Transizione 4.0: Vale per i beni “prenotati” entro la fine del 2021. In pratica si proroga la scadenza di sei mesi, ovvero fino al 31 dicembre 2022. Si tratta degli investimenti per i quali, entro il 31 dicembre 2021, l’ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo.
- TARI: il termine per approvare le tariffe per la tassa rifiuti slitta al 30 aprile di ciascun anno, per il solo 2022 al 31 maggio.
- Addizionali IRPEF: l’aggiornamento delle aliquote comunali in base ai nuovi scaglioni slitta dal 31 marzo al 31 maggio.
- Saldo IRAP 2019 e l’acconto 2020 nei casi di imprese che avevano erroneamente utilizzato l’esenzione prevista dal DL 34/2020: cinque mesi in più (c’è tempo fino al 30 giugno) per versare il dovuto.
- Perdite d’esercizio 2021 che superano un terzo del capitale: stesse misure di flessibilità già previste lo scorso anno (in considerazione della crisi Covid, viene dato più tempo alle imprese per ripianare le perdite).
- Agevolazioni prima casa: fino al 31 marzo restano sospesi i termini per il trasferimento della residenza (entro 18 mesi), per l’acquisto di una nuova abitazione principale entro un anno dalla vendita della precedente (nei cinque anni precedenti) o per la vendita della prima casa entro un anno dall’acquisto di quella nuova.
- Tetto al contante di 2mila euro fino al 31 dicembre 2022, rimandando di un anno la nuova soglia dei pagamenti sotto mille euro.
- Bonus psicologo fino a 600 euro da spendere per cure post stress da pandemia Covid, a disposizione di tutti coloro che hanno un ISEE fino a 50mila euro.
- Pubblicato il News
Legge di Bilancio 2022
Il testo definitivo introduce importanti novità in materia di Fisco e Lavoro
- Nella legge di bilancio 2022, in vigore dall’1 gennaio dopo il via libera della Camera del 30 dicembre 2021 (con l’ennesima fiducia sul maxiemendamento del governo) e la pubblicazione in gazzetta ufficiale, sono state introdotte numerose misure per favorire la competitività del sistema produttivo del Paese. Dal sostegno alle imprese attraverso investimenti legati alla transizione digitale e green alle norme antidelocalizzazioni che puntano a tutelare i lavoratori senza penalizzare gli imprenditori.
A queste misure si affiancano una serie di ulteriori interventi voluti dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per le imprese che intendono investire in Italia o comunque assumere lavoratori dalle aree di crisi.
Ecco le principali misure approvate in via definitiva.
- Incentivi e norma antidelocalizzazioni.
Sono state introdotte misure per i lavoratori di aziende in crisi: un fondo speciale di 100 milioni di euro per favorire il prepensionamento ma anche la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato questi lavoratori. Previste inoltre agevolazioni per l’acquisto di immobili da imprese in crisi. La norma antidelocalizzazione si applicherà alle aziende con più di 250 dipendenti che non risultano in crisi ma che decidono di chiudere una sede, licenziando più di 50 dipendenti.
- Contratti di sviluppo
È stato rifinanziato con 450 milioni di euro lo strumento di politica industriale dei Contratti di sviluppo per agevolare i progetti di investimento a sostegno della competitività.
- Nuova Sabatini e Fondo di Garanzia
In particolare vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia PMI per 3 miliardi di euro fino al 2027 e la cosiddetta “Nuova Sabatini” con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026.
- Fondo transizione industriale
E’ stato istituito al Mise il fondo per la transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022, che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici attraverso agevolazioni alle imprese finalizzate alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo e l’impiego produttivo di materie prime e di materie riciclate.
- Investimenti 4.0 e per internazionalizzazione
Previsto anche un incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e la proroga dei crediti d’imposta per investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica.
- Patent box
Cambia la disciplina del Patent box, con la diminuzione del reddito d’impresa, che passa dal 90% al 110% delle spese per ricerca e sviluppo per alcune categorie di beni immateriali. Estesa poi al 30 giugno 2022 la possibilità di trasformare le Deferred tax assets (Dta) in crediti di imposta.
- Riforma Irpef e Irap
La riforma delle tasse prevede la creazione di un sistema a 4 aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e nuovo metodo di calcolo delle detrazioni, con il “bonus Renzi” 100 euro che resta per i redditi fino a 15mila euro (primo scaglione Irpef). Il bonus di 1.200 euro l’anno può essere riconosciuto anche per i redditi tra 15mila euro e 28mila euro (secondo scaglione), ma a determinate condizioni.
Tagliata poi l’Irap per imprenditori individuali e professionisti.
- Pubblicato il News
Le Fonti Libro d’Oro 2021
Investimenti & Finanza Merchant , vincitore del premio LE FONTI AWARDS “Eccellenza 2021 Rising Star Finanza Straordinaria” è tra i protagonisti della III Edizione del Libro d’Oro 2021/2022 di Le Fonti.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, Le Fonti lancia, per il terzo anno consecutivo, la raccolta esclusiva che custodisce le eccellenze che nell’ultimo anno si sono distinte per l’autorevolezza delle decisioni, per la rilevanza delle operazioni e dei casi seguiti, per gli ambiziosi progetti messi in campo, in uno dei periodi più complessi per l’economia mondiale.
Sono Studi legali e professionali, imprese e singoli professionisti che nelle pagine della prestigiosa rivista raccontano come sono riusciti a vincere la crisi e a distinguersi come Eccellenze, e i progetti in cantiere per il 2022. Alla copia Deluxe in tiratura limitata è stata affiancata una versione digitale, condivisa con le oltre 10 milioni di persone che compongono la business community Le Fonti, comparsa sulle principali testate nazionali.
Simest: Portale Fondo internazionalizzazione, prorogata la chiusura
Prorogato al 31 maggio 2022 il termine per la presentazione delle domande di finanziamento a valere sul Fondo 394/PNRR.
Il Fondo Rotativo 394/81 è un fondo gestito da SIMEST per conto del MISE dedicato ai finanziamenti a tasso agevolato finalizzati a facilitare lo sviluppo internazionale delle imprese italiane, in particolare le PMI.
Nell’ambito della misura sono finanziati studi di fattibilità, programmi di inserimento sui mercati extra UE, programmi di assistenza tecnica, partecipazione a fiere, mostre, missioni di sistema in mercati extra UE e la patrimonializzazione delle PMI esportatrici.
La nuova proroga del Fondo 394 per l’internazionalizzazione deliberata dal comitato agevolazioni, dai principali rappresentanti della cooperazioni internazionale ( MAECI ) e dai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico, oltre che dalle Regioni, conferma la possibilità per le imprese di inoltrare la propria domanda fino al 31 maggio 2022.
SIMEST, ricordiamo, è la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all’estero, creata nel 1991 con il compito di sostenere il processo di internazionalizzazione e di assistere gli imprenditori nelle loro attività nei mercati stranieri. SIMEST sostiene l’internazionalizzazione, l’export e gli investimenti diretti all’estero delle imprese italiane che vogliono crescere e competere sui mercati mondiali.
Il precedente Fondo 394 considerava un tasso di archiviazione alle richieste che fluttuava tra il 15% e il 20% mentre questa nuova estensione collegata alla proroga del Temporary Framework, fissata per il 3 Dicembre 2021, permetterà un’ulteriore disposizione di risorse pari a 360 milioni, fondi usufruibili salvo esaurimento anticipato.
L’obiettivo principale del PNRR era l’adesione di circa 4 mila imprese entro la fine dell’anno ma già al 1° Dicembre sono state oltre 5.860 le realtà che hanno usufruito del fondo di rifinanziamento proposto dal Recovery Plan stanziato dal governo (fondo di 1,2 miliardi) con una stima totale di 836 milioni versati a sostegno delle aziende.
Il sud Italia ha mostrato un eccellente riscontro con 1830 richieste da parte delle imprese circa il 31 % per 246 milioni di risorse che corrispondono al 29% sul complesso degli stanziamenti previsti dal Recovery Plan. Per le piccole e medie imprese è riservato il 40% della dotazione complessiva dello strumento mentre per le restanti è inferiore, ovvero il 25%.
Questa ulteriore proroga è una vera e propria boccata d’aria per le imprese, assicurando infatti un importante assist di ripresa su tre fronti principali quali:
- Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale
- Partecipazione di PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema
- Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (e-commerce)
- Pubblicato il News
PREMIO ECCELLENZA ITALIANA 2021 PER INVESTIMENTI & FINANZA MERCHANT
CATEGORIA BANKING AND FINANCE “LE FONTI AWARDS ITALY”
Motivazione:
Per essere una giovane eccellenza in forte crescita, specializzata nella gestione e nella consulenza di operazioni di finanza ordinaria e straordinaria. Per la capacità di creare soluzioni di riorganizzazione aziendale e dei piani strategici mirati e vincenti avvalendosi di un team altamente qualificato ed affidabile.
Illustre riconoscimento per INVESTIMENTI & FINANZA MERCHANT : giovedì 25 novembre presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano, il direttore generale Giuseppe Ursi ha ritirato il prestigioso premio Le Fonti Awards come RISING STAR SERVIZI DI FINANZA STRAORDINARIA.
Si tratta del più importante premio in Italia per il settore economico-finanziario e per il mondo dei professionisti, con una comunità focalizzata sul business (imprenditori, manager, professionisti) di oltre 10,5 milioni di persone. Nella serata, condotta da Manuela Donghi, con la presenza di Le Fonti Tv, sono state premiate le eccellenze italiane che si sono distinte nei loro settori di riferimento e che hanno saputo coniugare professionalità e innovazione, individuate dal Comitato Scientifico della media company Le Fonti (la 7° in Europa secondo il Financial Times) che vanta spin-off in tutti i mercati mondiali, dalle Americhe all’Asia.
Ogni anno, il Comitato, insieme a un team di giornalisti provenienti da oltre 120 paesi nel mondo, seleziona i vincitori delle diverse categorie de Le Fonti Awards.
Le prossime tappe de Le Fonti Awards® saranno a Hong Kong, Londra, New York, Dubai, Singapore, India e Brasile. La consegna degli awards avverrà di fronte alla consueta platea di CEO e top executives delle imprese di settore.
INVESTIMENTI & FINANZA MERCHANT
L’intervista del direttore generale Giuseppe Ursi sul numero di novembre di #MILLIONARE . “Il nostro obiettivo è dare valore aggiunto alle aziende”
FINTECH : BOOM DI FINANZIAMENTI
Nei primi sei mesi del 2021 più investimenti che in tutto il 2020
Grazie alla velocità dell’erogazione e alla maturata competenza delle FinTech, le PMI possono oggi cogliere nuove e concrete opportunità per poter continuare a crescere
Il periodo storico che stiamo vivendo, le evoluzioni sociali, la mobilità tecnologica, le dinamiche economiche sono tutti elementi che hanno determinato diversi cambiamenti strutturali nel settore dei servizi finanziari. L’accelerazione e lo sviluppo tecnologico permettono infatti una maggiore facilità nell’accesso e nell’utilizzo dei servizi finanziari da parte dei consumatori.
È proprio qui che entrano in gioco le piattaforme Fintech.
In inglese il termine Fintech si traduce in tecnologia finanziaria e si riferisce ad un insieme di servizi e prodotti finanziari trasmessi attraverso tecnologie e piattaforme digitali. Il volume di affari di questa tecnologia finanziaria è in forte crescita. Dal 2018 ad oggi si sono registrati numeri da capogiro con + 120% di crescita e un giro d’affari che raggiunge quota 40 miliardi di dollari. Le startup di Fintech sono numerose, circa 1.500 e sono sia a livello nazionale che internazionale.
Gli operatori fintech lavorano con un approccio totalmente diverso rispetto alla finanza tradizionale e rivestono un ruolo sempre più di spessore nella metamorfosi del settore dei Financial Services.
In che modo ? Per la prima volta in assoluto gli operatori Fintech sfruttando modalità operative informatiche, in grado di proporre al cliente un’esperienza completamente digitale. I servizi erogati dalle imprese e dalle piattaforme FinTech non sono differenti da quelli della finanza tradizionale anzi sono identici ma più funzionali; tra questi vi sono le app bancarie, i trasferimenti di denaro peer-to-peer, il crowdfunding online, il social lending, le interazioni con i chat bot, i pagamenti da smartphone.
Una presentazione che non lascia spazio a dubbi o perplessità, ma quanto vale il Fintech nel nostro paese? Secondo un’indagine condotta dall’ associazione Italia-Fintech, nel 2021 le richieste per i prestiti alle pmi italiane dalle piattaforme fintech sono raddoppiate rispetto al 2020. Partendo da quota un miliardo nel 2020 a distanza di un anno si sfiorano i 2 miliardi di euro per un totale di circa 7,2 miliardi. Con l’aggiunta, inoltre, da inizio dell’operatività delle varie piattaforme (precisamente tra il 2015 e il 2016) si sfiora la quota di 100 milioni, raccolti dalle piattaforme di equity crowdfunding. Il tutto per un totale di 2,3 miliardi di euro di capitali canalizzati sulle aziende attraverso piattaforme fintech. Inoltre, evidenzia lo studio, insieme al valore economico complessivo del credito erogato, da gennaio a settembre 2021, è anche aumentato il numero delle aziende finanziate raggiungendo quota 6.400, rispetto alle 3.026 dell’anno precedente nello stesso periodo.
- Pubblicato il News
CRISI D’IMPRESA 2021: IN GAZZETTA IL DECRETO LEGGE CON LA PROROGA DEL CODICE AL 2022
TRA LE NOVITÀ, L’INTRODUZIONE DELL’ISTITUTO DELLA “COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI”
E’stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 agosto 2021, il decreto legge 118/2021 con le misure urgenti sulla crisi d’impresa che rinvia temporaneamente – al 16 maggio 2022 – l’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza fornendo, al contempo, agli imprenditori in difficoltà ulteriori strumenti, efficaci e meno onerosi, per il risanamento delle attività che rischiano di uscire dal mercato.
Il provvedimento introduce l’istituto della “composizione negoziata della crisi”, che rappresenta un nuovo strumento di ausilio alle imprese in difficoltà, finalizzato al loro risanamento previsto nei casi di squilibrio economico o patrimoniale precedente all’eventuale crisi di insolvenza ma ancora reversibile. Si tratta di un percorso extragiudiziale di composizione esclusivamente volontario e caratterizzato da assoluta riservatezza a cui si potrà accedere tramite una piattaforma unica nazionale telematica a partire dal prossimo 15 novembre. All’imprenditore si affianca un esperto, terzo e indipendente, munito di specifiche competenze, al quale è affidato il compito di agevolare le trattative con i creditori, necessarie per il risanamento dell’impresa. ll decreto per incentivare l’accesso alla procedura di composizione negoziata, istituisce anche delle misure premiali di natura fiscale che sono riportate all’articolo 14.
Si modifica inoltre la legge fallimentare, con l’anticipazione di alcuni strumenti di composizione negoziale già previsti dal codice della crisi.
Si stabilisce infine, il rinvio al 31 dicembre 2023 del Titolo II sulle misure di allerta, per sperimentare l’efficacia della composizione negoziata e rivedere i meccanismi di allerta contenuti nel codice della crisi d’impresa.
Con la pubblicazione del provvedimento, che ora va alle Camere per la conversione, è immediatamente operativo l’art. 27, dedicato alle disposizioni transitorie, che prevede di applicare dal 15 novembre alcune importanti disposizioni: si tratta degli art. 2 e 3, commi 6, 7, 8 e 9, e degli articoli da 4 a 19. In pratica, il dl 118/2021 da un lato ha immediatamente differito al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (dlgs 14/2019, Ccii), che così non entrerà più in vigore il 1° settembre 2021, ed ha immediatamente differito al 31 dicembre 2023 i tanto temuti sistemi di allerta precoce della crisi disegnati dagli art. 12 e ss dello stesso Ccii.
Tali misure, approvate dal Consiglio del Ministri nella seduta del 5 agosto, sono state introdotte, a seguito dell’aumento delle imprese in difficoltà o insolventi e della necessità di fornire nuovi ed efficaci strumenti per prevenire e affrontare situazioni di crisi.
- Pubblicato il News
IL DECRETO SOSTEGNI BIS È LEGGE: I PRINCIPALI INTERVENTI PER LE IMPRESE
Il provvedimento diventato Legge 23 luglio 2021, n. 106, con la pubblicazione in GU del 24 luglio 2021 contiene una serie di misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19 per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
Vediamo una sintesi delle principali novità per le imprese:
1. Nuovi contributi a fondo perduto per imprese e professionisti.
Si riconosce un contributo a fondo perduto “ulteriore” rispetto a quelli previsti dai provvedimenti precedenti a favore di tutti i soggetti che hanno la partita IVA attiva alla data del 26 maggio 2021.
La misura prevede:
– un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020;
– un aiuto economico basato sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021.
Inoltre, per le attività economiche chiuse per almeno quattro mesi nel periodo che va dal 1° gennaio alla data di conversione del decreto, viene istituito un Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse con una dotazione di 100 milioni di euro.
2. Contributi a fondo perduto per ristoranti, alberghi, wedding, intrattenimento, HORECA.
Si prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per un importo complessivo di 60 milioni di euro per l’anno 2021, che costituisce limite massimo di spesa, alle imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering. Criteri, requisiti e modalità di erogazione del beneficio saranno individuati con apposito decreto.
3. Bonus affitti
Con il Decreto Sostegni bis viene anche rifinanziata una misura che tanto ha funzionato nei mesi scorsi. Ci riferiamo al credito d’imposta fino al 60% per le spese di affitto sostenute nei mesi che vanno da gennaio a maggio 2021.
Per questa misura sono stati stanziati 2,3 miliardi di euro. Non dovrebbero esserci novità rispetto alle precedenti mensilità: per l’accesso al credito d’imposta, quindi, non bisognerà – a differenza di quanto previsto per i contributi a fondo perduto – soddisfare dei requisiti relativi al calo di fatturato.
Molte novità che riguardano gli adempimenti fiscali:
- per i contribuenti soggetti agli ISA (e di quelli in regime forfettario) è disposta la possibilità di effettuare i pagamenti delle imposte sui redditi, IRAP e IVA, in scadenza dal 30 giugno al 31 agosto, entro il 15 settembre 2021, senza interessi e senza l’applicazione dello 0,40% in più;
- sospensione delle cartelle, differita dal 30 giugno al 31 agosto 2021 la data finale del periodo di sospensione dei termini di versamento, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non (la notifica delle cartelle riprenderà il 1° settembre);
- rinviate le scadenze delle rate di “rottamazione ter” e “saldo e stralcio”:
- il termine di versamento dell’imposta sostitutiva per chi intende effettuare la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni, possedute al 1° gennaio 2021, è fissato al 15 novembre 2021 anziché al 30 giugno;
- proroga del bonus affitto per i negozi.
Inoltre:
- agevolazioni su Imu e Tari e sulle bollette (esenzione IMU per i proprietari di abitazioni con sfratti esecutivi);
- esenzione dal Canone Rai: le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento per l’anno 2021;
- mutui agevolati under 35.
Un altro consistente pacchetto di aiuti arriverà sotto forma di bonus fiscali, di cui:
- bonus restauro per edifici tutelati, con un credito d’imposta pari al 50%;
- credito d’imposta sulle commissioni dal 30 al 100% per le attività commerciali che si doteranno di Pos (vista la sospensione dell’operazione cashback);
- stanziamento di 10 milioni di euro per garantire tamponi gratis al fine di consentire ai soggetti “fragili” di ottenere il green pass;
- contratti a termine e formazione;
- ecobonus auto, con lo stanziamento di 350 milioni di euro e la proroga dal 30 giugno al 31 dicembre 2021.
- Pubblicato il News
NOVITA’ BONUS PUBBLICITA’
NEL 2021 E NEL 2022 RICONOSCIUTO NELLA MISURA UNICA DEL 50% PER TUTTI GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI
Regime speciale del bonus pubblicità anche per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive.
È quanto prevede il decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021, art. 67, commi 10, 12 e 13), che uniforma la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti sui media radiotelevisivi a quella per gli investimenti pubblicitari sui giornali, eliminando la distinzione venutasi a creare con la legge di Bilancio 2021 (art. 1, comma 608, della legge n. 178/2020).
Con tale intervento per tutto il 2021 e il 2022, il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura unica del 50% del valore annuale degli investimenti effettuati sia sui quotidiani e periodici nazionali che sulle emittenti televisive e radiofoniche. Decade, pertanto, per gli investimenti effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, il requisito dell’incremento minimo del 1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente.
Inoltre, saranno agevolabili le campagne pubblicitarie realizzate non solo sulle emittenti televisive e radiofoniche locali ma anche su quelle nazionali, purchè non partecipate dallo Stato.
Attività e spese ammissibili per l’accesso al Credito d’imposta investimenti pubblicitari 2021
l bonus è rivolto a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e indipendentemente dalla natura giuridica, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali. Gli investimenti devono essere relativi a giornali editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il Tribunale o presso il Registro degli operatori di comunicazione.
Per il 2021 e il 2022, pertanto, il credito d’imposta spetta per le spese per campagne pubblicitarie:
– su giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale;
– sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali, locali o nazionali non partecipate dallo Stato.
Risorse stanziate
Con il decreto Sostegni bis viene, inoltre, definito il budget disponibile per la misura.
In particolare, per ognuno dei due anni 2021 e 2022, il beneficio è concesso nel limite di:
– 65 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e
periodici, anche on line;
– 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Dall’anno 2023, per la concessione del credito d’imposta è autorizzata la spesa di 45 milioni di euro in ragione d’anno.
La presentazione della comunicazione di accesso al credito dovrà essere effettuata dal 1° marzo 2021 al 31 marzo 2021, oppure dal 1° settembre al 31 settembre 2021, grazie all’introduzione di una nuova finestra.
Ricordiamo che il credito d’imposta può essere utilizzato soltanto in compensazione tramite F24.
- Pubblicato il News