REGIONE ABRUZZO: CONTRIBUITI A FAVORE DELLE IMPRESE TURISTICHE
Contributi a fondo perduto in regime de minimis a favore delle imprese turistiche.
Le domande di finanziamento, da inoltrarsi tramite Piattaforma informatica, possono essere trasmesse da sabato 20 ottobre 2018 fino a sabato 16 febbraio 2019.
Il bando intende agevolare gli investimenti effettuati dalle imprese operanti nel settore del turismo nella Regione Abruzzo – con esclusione dei Comuni ricadenti nell’Area Basso Sangro Tigno.
Soggetti proponenti: Possono presentare domanda le PMI che svolgono o intendano svolgere attività di gestione delle strutture turistiche e gli Enti no profit che gestiscono dette strutture esclusivamente per gli associati.
Attività ammissibili:
- Strutture ricettive alberghiere
- Strutture ricettive all’aria aperta
- Strutture ricettive extra-alberghiere
- Stabilimenti balneari
- Parchi divertimento
Progetti finanziabili: Sono ammissibili le seguenti tipologie di investimento:
Per le strutture ricettive
- Realizzazione di nuove strutture ricettive;
- Ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, straordinaria manutenzione di strutture già esistenti.
Per stabilimenti balneari e parchi di divertimento:
- Ampliamento manufatto esistente, ammodernamento, ristrutturazione, straordinaria manutenzione.
I progetti possono ricomprendere anche operazioni relative a:
- Interventi finalizzati alla riduzione della classe di rischio sismico;
- Interventi relativi alla realizzazione e riqualificazione di servizi annessi alle strutture;
- Interventi finalizzati a rendere e migliorare la struttura accessibile per ospiti con disabilità;
- Interventi relativi ad impianti tecnologici solo se diretti alla riduzione di consumi di acqua potabile, energia primaria ed efficientamento energetico.
- Operazioni finalizzate all’ottenimento e all’implementazione delle certificazioni di qualità ambientale e/o dell’accoglienza.
Investimento minimo ammissibile: € 50.000,00
Spese ammissibili: Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- Opere murarie e assimilabili;
- Impianti tecnologici mirati alla riduzione di consumi di acqua potabile, energia primaria ed efficientamento energetico;
- Macchinari relativi agli interventi finalizzati a rendere e migliorare la struttura accessibile per ospiti con disabilità
- Realizzazione e aggiornamento di siti web, programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa nella misura massima del 2% delle spese ammissibili;
- Spese per servizi di consulenza.
Agevolazioni in Regime di aiuto de minimis: Contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammissibili con un minimo concedibile di € 30.000,00 ed un massimo di € 150.000,00
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REGIONE PUGLIA – GLI STRUMENTI DI AGEVOLAZIONE A FAVORE DELLE IMPRESE
La Regione Puglia mette a disposizione delle aziende che investono nel suo territorio, una serie di incentivi mirati e flessibili. Privi di scadenza e con procedura a sportello, gli strumenti sostengono le aziende di ogni dimensione.
Per le grandi imprese sono disponibili i Contratti di Programma che favoriscono sviluppo, occupazione, competitività e attrattività dei territori, finanziando investimenti per macchinari, suolo, opere murarie, ricerca e sviluppo e servizi per l’innovazione.
Le aziende di medie dimensioni sono agevolate dai Pia Medie Imprese. Si tratta di Programmi integrati di agevolazione che creano occupazione, promuovono la stabilità sociale e sviluppano dinamismo economico, sostenendo investimenti per macchinari, suolo, opere murarie, ricerca e sviluppo, servizi per internazionalizzazione, e-business e tutela dell’ambiente.
Ai Pia Medie imprese si affiancano i Pia Piccole imprese che coinvolgono anche le imprese di piccole dimensioni nei processi di sviluppo favorendo gli investimenti in ricerca e innovazione, la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione di prodotti e processi.
Per le piccole e medie imprese già esistenti c’è anche il Titolo II – Capo III che favorisce lo sviluppo delle loro attività economiche, facilitandone l’accesso al credito. Lo strumento supporta anche l’acquisto di suoli, macchinari, impianti e attrezzature e la realizzazione di opere murarie.
Altro intervento rivolto alle Pmi ma con un’attenzione particolare per la tutela dell’ambiente è il Titolo VI – Fondo Efficientamento energetico. La misura consente di salvaguardare l’ambiente riducendo i consumi energetici delle imprese micro, piccole e medie.
La Regione riserva grande attenzione anche a chi desidera diventare imprenditore. Nidi permette a persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro (come giovani, donne, disoccupati, precari etc.) di avviare una nuova impresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. TecnoNidi offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di start up tecnologiche mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione, sia per gli investimenti che per le spese di gestione.
Per favorire l’accesso al credito delle microimprese già costituite c’è poi il Micro-prestito che permette a microimprese e liberi professionisti già operativi e con una buona idea di investimento, ma considerati “non bancabili” perché privi dei requisiti patrimoniali e finanziari, di accedere al credito e investire.
Anche il Turismo, una delle attività più strategiche dello sviluppo economico della Puglia, ha due strumenti di agevolazione dedicati. Per le imprese di ogni dimensione è attivo il Pia Turismo che migliora l’offerta turistica territoriale attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente sia di pregio che in stato di degrado e favorisce la destagionalizzazione attraverso servizi connessi (porti turistici, campi da golf, infrastrutture sportive per eventi agonistici).
Titolo II Turismo – Capo VI permette invece alle Pmi di ampliare, ammodernare e ristrutturare le strutture turistico-alberghiere (inclusi gli alberghi diffusi), ma anche di realizzare o rinnovare stabilimenti balneari e approdi turistici, di creare strutture alberghiere, ristrutturando immobili storici.
Per l’immediato futuro inoltre, sono in cantiere nuovi strumenti, come i Minibond che consentiranno alle piccole e medie imprese di diversificare l’esposizione finanziaria emettendo titoli destinati ad altri investitori.
Per informazioni
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Nuova Sabatini: 320 milioni di euro entro il 2018
Per le imprese che intendono richiedere il finanziamento agevolato per l’acquisto di macchinari nuovi previsto dalla “Nuova Sabatini” ci sono ancora a disposizione, entro la fine del 2018, circa 320 milioni di euro (il 25% delle risorse stanziate).
E’ l’ultimo aggiornamento del Ministero dello Sviluppo Economico che mensilmente rende conto dell’andamento della misura.
Si ricorda che la Nuova Sabatini prevede un finanziamento agevolato per le PMI per l’acquisto di macchinari nuovi, hardware, software e tecnologie digitali, per un massimo di cinque anni, per investimenti compresi fra i 20mila e i 2 milioni di euro. E’ previsto anche un contributo del Ministero, che sostanzialmente copre i costi del finanziamento.
Il finanziamento può essere assistito dal Fondo di Garanzia fino all’80%.
Per maggiori informazioni: info@investimenti-finanza.it
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Resto al Sud: fino a 50mila euro per le nuove imprese under 35
Con le agevolazioni “Resto al Sud” i giovani tra 18 e 35 anni residenti nelle regioni meridionali hanno la possibilità di avviare nuove attività di impresa per:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
Sono escluse le attività agricole, libero professionali e il commercio.
Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi
Con Resto al Sud ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento fino ad un massimo di 50mila euro, che può arrivare fino a 200mila euro in caso di aggregazione di più richiedenti su un progetto comune.
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ISMEA: 70 MILIONI DI EURO PER IL PRIMO INSEDIAMENTO IN AGRICOLTURA
Pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2018 per il Primo insediamento in agricoltura, lo strumento ISMEA che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli.
Obiettivo del bando è sostenere le operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi fino a un massimo di 70mila euro.
I giovani alla data di presentazione della domanda devono possedere, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:
- età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti;
- cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
- residenza nel territorio della Repubblica Italiana;
- possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, attestate da almeno uno dei seguenti documenti:
- titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario;
- titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario;
- esperienza lavorativa, dopo aver assolto l’obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale;
- attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale.
Nel caso in cui al momento della presentazione della domanda il giovane non disponga di adeguate capacità e competenze professionali, è ammesso al bando, a condizione che dichiari di impegnarsi ad acquisirle entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni.
Le agevolazioni sono legate alla presentazione di un Piano di Sviluppo aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale dell’intervento in relazione allo sviluppo dell’attività agricola.
In linea di massima, le operazioni fondiarie devono avere importo compreso tra 250mila e 2 milioni di euro, ma le agevolazioni possono essere richieste anche a fronte di operazioni di valore inferiore o superiore a fronte della concessione di un mutuo ipotecario a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione per un valore pari al 120% del mutuo.
Il tasso annuale di riferimento massimo applicabile alle operazioni è corrispondente al tasso base vigente al momento dell’ammissione delle domande alle agevolazioni aumentato fino a 220 punti base e non può, in ogni caso, essere inferiore allo 0,50% annuo.
La durata del piano di ammortamento dell’operazione può, su domanda del richiedente, essere alternativamente di:
- 15 anni (più 2 anni di preammortamento),
- 20 anni (più 2 anni di preammortamento),
- 30 anni (comprensivi di 2 anni di preammortamento).
La dotazione finanziaria che ISMEA mette a disposizione per il bando 2018 è di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti, 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle Regioni del centro-nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.
Le domande di accesso al bando potranno essere presentate fino alle ore 12 dell’11 Maggio 2018.
Per maggiori informazioni: info@investimenti-finanza.it
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